mercoledì 22 maggio 2013

Le tecniche di Aikido. Sono efficaci?



In altri post ho già accennato che il fine dell' Aikido non è il combattimento e sugli attacchi offensivi troppo violenti, ma si fonda invece su un appropriato comportamento difensivo, atto a favorire il disimpegno nel combattimento. L' altro fine è naturalmente rimanere incolumi dai danni. Secondo la filosofia dell' Aikido quindi, di solito non si attacca per primi.

L' esperto di deve sviluppare la capacità di rimanere immune dai danni che l' aggressore cerca di infliggere. Deve quindi essere capaca di vanificare l' attacco dell' avversario, facendogli perdere la voglia di continuare a combattere.

L' aikido è efficace come difesa personale, nel senso però che efficace nella difesa in senso stretto e non nella possibilità di danneggiare l' aggressore in modo risolutivo nel corso del combattimento, prima che questi possa fare altrettanto. Ciò non è previsto nella sua finalità fondamentale.

Si tratta quindi di una strategia di difesa non offensiva basata sull' infliggere innanzitutto un danno all' avversario in modo da neutralizzarlo immediatamente. E invece una strategia di difesa personale, in cui si attende che sia l' aggressore ad attaccare.

Il concetto esposto sopra è quindi di realizzare tramite questa arte marziale un' efficace risposta di difesa basata sul contrattacco. Si tende quindi durante il combattimento ad una strategia di disimpegno difensivo, non finalizzato all'attacco o all' offesa.

Non è prevista la difesa contro l' uso a distanza di armi da fuoco. Parliamo quindi di difesa nel combattimento corpo a corpo o a mani nude; ed è prevista anche quella con le tradizionali armi bianche.

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