La pratica col Makiwara è l' anima del Karate e non dovrebbe venire tralasciata non dovrebbe per un giorno.
Attraverso il Makiwara è possibile rafforzare le parti del corpo impiegate negli attacchi e nelle parate, ma anche nell' aiutare a comprendere il modo corretto per concentrare l' energia del corpo nel pugno. Attraverso questo strumento è possibile sviluppare anche il senso della distanza.
L' elasticità del legno è la caratteristica del Makiwara. Si utilizza il cipresso giapponese, il migliore per questo uso, anche il cedro giapponese da buoni risultati. Ha una buona elasticità e il potere di assorbire gli urti, si utilizza la paglia come cuscino, sulla porzione di tavola, che è destinata a venire colpita. Anche la gomma o la spugna possono sostituirla.
La pratica deve essere continua, e il rafforzamento del corpo si può raggiungere a poco a poco. I colpi non devono essere dati troppo rapidamente, altrimenti sarà causa di slogature dei polsi, oppure di escoriazioni.
Si può iniziare la pratica con trenta colpi di ciascun pugno. Si può aumentare il numero dei colpi fino a centocinquanta per pugno oppure fino a trecento. Lo Shorinji Kempo. Lo Shorinji Kempo è un' arte marziale nata in Giappone per opera del maestro Doshin. Deriva da Shaolin-quan, ma il maestro ne ha ampliate le conoscenze.
Lo Shorinji Kempo è un' arte marziale derivata dallo Shaolin-quan, ma è stata ampliata dalle conoscenze del maestro. Lo Shorinji si basa sull' insegnamento della filosofia orientale Kongo Zen, il cui fine è il raggiungimento della saggezza e della pace interiore, e dell' arte marziale in sé per esclusiva autodifesa, costituita da circa 800 tecniche a mani nude.
Lo Shorinji Kempo ha tecniche a mani nude, ma dal secondo in poi ci sono poche tecniche con il bo o con il coltello.
E' un' arte marziale utile nella difesa da strada, poiché i movimenti non sono ampi ed è un' arte marziale molto dinamica.
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