Con la distruzione del tempio Shaolin inizia la fase del volgarizzamento del Kung Fu. Nacquero proprio in questo periodo (diciottesimo secolo) le altre principali scuole di boxe cinese. Le due principali sono quelle della mantide e quella della gru. La scuola della mantide, o tong long, è una scuola tipicamente di difesa e si basa tutta su una guardia a gomiti incrociati che rende estremamente difficile ogni attacco a media o alta portata. La scuola della gru, o bak hok pal, invece si basa unicamente su spettacolari calci alti che tendono ad imitare lo sbattere delle ali di una vera gru.
Contemporaneamente a queste due scuole, per opera di un asceta buddhista nacque l' ultima scuola cinese di Kung Fu, la scuola Wing Chun, basata unicamente sull' agilità e l' uso appropriato dei pugni. Proprio in questa scuola dovevano formarsi i famosi boxers che diedero luogo alla rivolta del 1898. Il Kung Fu di Okinawa nacque nello stesso periodo come risultante delle scuole dure cinesi e del Kempo Giapponese.
Da questa fusione risultò uno stile solido e potente, basato su un grande numero di tecniche di mano e una serie più limitata di parate, imparentate da vicino con le tecniche analoghe delle scuole cinesi derivate da Shaolin. Il sorgere in questi ultimi anni del Jeet Kune Do, o arte di bloccare il pugno, lo stile di Kung Fu creato da Bruce Lee, è la dimostrazione pratica della vitalità di questa arte marziale che, al di là dei secoli, le situazioni e i principi filosofici che la generarono continua ancora oggi ad affascinare quanti vi si accostano.
(Fonte: John Armstead, Kung Fu di Okinawa vol. 1, Edizioni Mediterranee)
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