Le posizioni di difesa non costituiscono di per sé un insieme definito come ad esempio nella boxe o nella scherma.
E' piuttosto una maniera di porsi, un insieme di attitudini che devono sgorgare naturalmente e permettere, il più rapidamente possibile, di ruotare, indietreggiare, avanzare per schivare l' attacco o bloccarlo, oppure precederlo e contrattaccarlo.
Il principio di base della difesa personale si basa sulla sequenza:
1. Atemi
2. Difesa e contrattacco
3. Atemi
Il primo Atemi è un colpo d' arresto dato con lo scopo di ottenere un' apertura, un' opportunità per eseguire il contrattacco (leva, strangolamento, o proiezione), mentre sarà il secondo Atemi a permettere di concludere l' azione.
Con la pratica delle diverse posizioni di difesa vi verrà spontaneo assumerle non appena percepirete la possibilità di essere attaccati. Così come nel Judo sarà l' esecuzione di un Kata a rivelare il vostro grado di preparazione, conoscenza e assimilazione di movimenti prefissi, nella Difesa personale sarà la precisione più o meno marcata nell' assumere l'attitudine adatta a segnalare la vostra capacità d' insieme.
Ora per chi non lo conosce ecco una breve presentazione di Mikinosuke Kawaishi. Innanzitutto è bene dire che è considerato uno dei padri del Judo europeo.
Giunto in Francia negli anni trenta, definì in seguito un suo originale metodo di Judo, che prese il nome di Metodo Kawaishi, e che negli anni cinquanta e sessanta influenzò notevolmente il Judo francese.
(Fonte: Mikinosuke Kawaishi, Il mio metodo di difesa personale, Edizione La Comune)
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