lunedì 1 luglio 2013

Ju Jitsu. Il metodo Goshin Jitsu



Il ju jitsu metodo Goshin Jitsu nasce in Italia negli anni 80 a cura del Maestro 8° dan Mazzoni Rinaldo. Forte dell'esperienza maturata durante i frequenti viaggi e le permanenze in Giappone presso la città di Osaka, lo studio presso diversi Dojo giapponesi di arti marziali, la collaborazione con il Maestro Mochizuki della Yosenkan Budo e il successivo studio presso affermatissime scuole russe hanno permesso lo sviluppo di questo metodo. 

 Dopo aver collaborato nel corso degli anni con diverse associazioni italiane ed estere, il maestro Mazzoni nel 2010 crea un nuovo gruppo: il Goshin Jitsu Academy. Lo scopo di questo gruppo è quello di unire sotto lo stesso nome tutti i praticanti di arti marziali che desiderano operare nello sviluppo e diffusione del metodo GOSHIN JITSU. Dal 2013 il Goshin Jitsu Academy diventa nuovo settore riconosciuto dalla UISP ADO (Area Discipline Orientali). 

 Il metodo integra le principali tre discipline studiate dal Maestro Mazzoni: il judo, il ju jitsu e l'aikido. Lo sviluppo del metodo GOSHIN JITSU è motivato dalla necessità di sviluppare un'arte marziale moderna dove la velocità delle tecniche di esecuzione, l'armonia e l'eleganza del portamento non siano più trascurate a vantaggio di tecniche sempre più elaborate e sofisticate che perdono di vista l'obiettivo primario della concretezza e dell'efficacia. Il metodo adotta una didattica basata principalmente sugli spostamenti: il tai-sabaki, il tenkan e irimi tenkan. Nell'ambito dell'insegnamento gli spostamenti avvengono in ragione di una determinata azione, solitamente di fronte ad una azione di attacco, uno spostamento corretto e studiato aiuta nella preservazione fisica e nella preparazione di una azione contraria. Lo spostamento è una fase determinante e insostituibile che determina in modo totalmente fondamentale la differenziazione dalle altre scuole

 Non avendo schemi prestabiliti, ognuno utilizza il metodo Goshin Jitsu interpretando un gesto o una tecnica a seconda della situazione, della propria fisicità o della propria disciplina. Nel metodo non c’è nessuna necessità di copiare lo stile di nessuno perché, dopo aver appreso l’esecuzione degli spostamenti, ognuno potrà cercare di raggiungere il proprio stile senza essere legato a delle tecniche rigidamente codificate, in altre parole senza copiare lo stile di nessuno. 

 (Fonte: Wikipedia, l' enciclopedia libera)

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