Seconda parte. In preda alla disperazione, soffocò l' orgoglio e si recò presso un' organizzazione di beneficenza locale che distribuiva erbe medicinali. Ma anche dopo aver somministrato al bambino le medicine prescritte, la febbre rimaneva molto alta. Alla terza settimana il piccolo era diventato troppo debole anche per piangere. Solo ogni tanto emetteva un pietoso, irregolare piagnucolio. Stringendo le manine a pugno con una smorfia di dolore.
Finalmente mia madre, con grande difficoltà, riuscì a racimolare abbastanza denaro per farlo visitare da un medico cinese. Ma il dottore non riusciva più nemmeno a sentire il polso del bambino; solo tastando la caviglia riuscì a percepire ancora una debole pulsazione. Il dottore gli prescrisse una blanda medicina e raccomandò a mia madre di pregare perché tutto si risolvesse per il meglio.
Annichilita dallo sconforto mia madre cominciò a camminare senza meta lungo la sponda del Fiume delle Perle. Una vecchia donna la vide che piangeva col bambino inanimato fra le braccia.
Giovane signora, che problema ha il tuo bambino? - le chiese l' anziana donna.
Mia madre le raccontò tutta la storia e le spiegò come persino il dottore avesse abbandonato ogni speranza.
-Perché non provi a fare adottare il tuo bambino dalla Dea Carpa? Forse è posseduto da qualche spirito maligno-
Come ultimo disperato tentativo mia madre decise di portare il bambino al tempio della Dea Carpa. Era solo un piccolo tempio di provincia e sull' altare c'era soltanto un' unica statua della Dea Carpa a cavallo del dorso di un drago.
continua...
(Fonte: Qigong taoista, autore: Sat Chuen Hon, editrice pisani)
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