Il mio viaggio nel mondo delle pratiche terapeutiche è iniziato quando vivevo ancora con la mia famiglia d' origine.
Nell' estate del 1950 a Guangzhou in Cina, mia madre stava prendendo il fresco seduta nel vicolo fuori dalla nostra casa. Era una sera particolarmente calda e umida e tutti i vicini erano usciti all' aperto per rinfrescarsi è un po' per chiacchierare.
In qualche modo, tra il cantilenare delle voci e l' intenso profumo del gelsomino, mia madre si addormentò sotto la luna piena appoggiata alla piccola culla che teneva a tracolla in cui c'era suo figlio appena nato.
Quando la sera cominciò a rinfrescare fu svegliata bruscamente dal pianto del bambino. In tutta fretta lo riportò in casa, ma ormai era troppo tardi. Il bambino si era raffreddato. Il giorno dopo scottava per la febbre.
Quando gli appoggiò le labbra alla fronte, lo sentì ardere di un calore bruciante. Allora capì che doveva trattarsi di una malattia molto grave.
Quello era un periodo piuttosto difficile per la mia famiglia. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l' impresa di mio padre era fallita. Eravamo stati bollati come proprietari terrieri; ci avevano portato via ogni cosa e la nostra casa era l' unica proprietà che ci era rimasta.
Non avendo denaro per consultare un medico, mia madre cercò di superare la situazione sperando che la malattia del bambino seguisse il suo corso e, nel giro di qualche giorno, passasse da sé. Ma la febbre non accennava a diminuire e anzi diventava sempre più alta.
Continua....
(Fonte: Sat Chuen Hon, Qi Gong Taoista, editrice pisani)
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