giovedì 14 febbraio 2013

Il mio rapporto con il kung fu Wing Chun


Circa otto anni fa, mentre mi trovavo in libreria, ho dato un' occhiata ad uno scaffale dove erano esposti dei libri di arti marziali. Ne sfogliai alcuni senza ritenerli particolarmente interessanti.

Poi il mio sguardo si posò su un libro chiuso nella plastica, che non si poteva sfogliare. Sulla copertina la foto di Bruce Lee in una delle sue posizioni da combattimento. La copertina era nera, il titolo del libro Kung fu Wing Chun.

L' autore del testo era J. YIMM LEE. Qualcosa mi spinse ad acquistarlo. Oggi ho parecchi testi di arti marziali, ma quel libro rimane il mio preferito.

Dall' anno in cui l'ho acquistato non ho mai smesso di praticare lo stile Wing Chun, con il sistema che viene insegnato in quel libro.

Ho acquistato altri libri, studiato altri metodi, ma il Wing Chun ha un sapore tutto particolare, con i suoi movimenti compatti ed i suoi colpi e parate simultanei.

Inoltre non è particolarmente coreografico, ed anche se non mi sono mai ritrovato coinvolto in una rissa sono certo che in caso di uno scontro, le tecniche che ripeto durante i miei allenamenti mi tornerebbero veramente utili.

Studiare con un maestro può sicuramente servire ad apprendere lo stile in modo completo. Certe tecniche come il Chi Sao, richiedono sicuramente la guida di un maestro.

Altro particolare interessante del Wing Chun è che ci si allena con quello che viene definito l' uomo di legno. Descriverlo a parole è difficile, lo potete però vedere in una parte del video incorporato nell' articolo che precede questo.

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