Ecco una serie di consigli dati dal maestro Shosin Nagamine, a chi pratica il Karate, utili anche per chi si allena da solo.
1. Sviluppa il karate-do sulla base della sua storia e tradizione.
2. Studia e pratica i kata in modo corretto e diligente. (Per concentrare tutta la forza possibile in ogni movimento del kata, è necessaria una ripetizione costante. Il corpo deve essere bene allenato in tutta la sua interezza, e questo richiede molti anni. Anche dopo molti anni, la pratica dei kata non è ancora terminata, perché c' è sempre qualcosa di nuovo da imparare riguardo all' esecuzione di un movimento).
3. Studia e pratica il kumite (prestabilito e libero), essenzialmente non per prepararti ad un torneo, ma per acquistare il ma-ai, per sviluppare la capacità marziale di leggere i movimenti dell' avversario, e per sviluppare il kiai e la forza fisica, che non possono essere pienamente ottenuti dalla sola pratica dei kata.
4. Utilizza sempre metodi di allenamento fisico come il salto della corda, gli esercizi con la sbarra, i manubri, il chishi (un antico modello di manubrio), il sashi (impugnature fatte di ferro), ecc..., per sviluppare i muscoli e la potenza fisica
5. Impara l' uso del makiwara da ogni possibile angolo d' attacco, in modo da sviluppare l' atemi, la potenza distruttiva concentrata. Questa viene manifestata in dimostrazioni come la rottura di tavole di legno, tegole o mattoni con le mani o con i piedi.
6. Includi lo Zazen (l' addestamento Zen in posizione seduta) nella pratica del Karate per un ulteriore allenamento mentale e per comprendere come un tutt'uno l' essenza del karate-do e dello Zen.
(Fonte: Shoshin Nagamine, L' essenza del karate-do di Okinawa, Edizioni Mediterranee)
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