Gli sport sono tanti, perché scegliere proprio quelli da combattimento? A questa domanda si può dare di certo più di una risposta.
Un' influenza non indifferente l' hanno esercitata tutti i film di arti marziali, partendo da Bruce Lee e seguendo poi con tutti i suoi successori. Sono film che affascinano molto, basti pensare ai combattimenti entusiasmanti che si vedono nei film di Steven Seagal. Molte persone che hanno la passione per i film di arti marziali, poi cominciano effettivamente ad allenarsi in palestra.
Molte altre persone, poi, vorrebbero imparare a difendersi. Nella mia città, Catania, tanto per fare un esempio, negli ultimi dieci anni mi è capitato di assistere più di una volta, la sera, quando ero fuori con amici, a delle risse da strada. Questo mi ha portato a pensare che il mondo sta diventando sempre più violento.
E' naturale che le persone comincino a provare il desiderio di imparare a difendersi sul vero senso della parola. Se si pensa a quanti psicopatici, ubriaconi, e delinquenti ci sono in giro, allora non sorprende che i corsi di difesa personale riscuotano un certo successo fra i cittadini del nostro paese.
Io mi alleno a casa per conto mio, ed ho cominciato più per l' interesse e la curiosità, che per altri motivi. Ritengo che se si vogliono fare le cose veramente bene, è importante frequentare qualche buona palestra di arti marziali.
Fra le discipline che vengono insegnate a mio parere le più interessanti sono il Krav Maga, il Ju jitsu, il kung fu Wing Chun, l' aikido ed il Full Contact. Naturalmente ce ne sono tante altre.
L' Hapkido è un' arte marziale apparsa in Corea verso la metà del ventesimo secolo, che si è sviluppata velocemente fino a diventare uno stile conosciuto in tutto il mondo.
Lo stile è stato studiato integrando una vasta serie di tecniche già esistenti, con altre nuove e originali. Il risultato è stato uno stile molto completo, sicuramente uno dei più multiformi sistemi di autodifesa attualmente esistenti.
Le tecniche dell' Hapkido comprendono: colpi, calci, parate, prese alle articolazioni, prese con soffocamento, proiezioni, cadute, mosse evasive ecc...
Come in tutte le altre arti marziali si da molta importanza all' unificazione di corpo, mente e spirito. Le tecniche sono più di 1100, quelle di autodifesa in particolare sono caratterizzate da un flusso continuo di colpi, prese, parate e proiezioni.
Oltre alle tecniche propriamente marziali, in quest' arte marziale si insegna la meditazione, e delle tecniche terapeutiche, impiegate per sviluppare fermezza emotiva, serenità mentale, e sicurezza. Quindi nell' Hapkido si da una certa importanza all' aspetto spirituale dell' arte marziale.
Descritta brevemente quest' arte marziale vorrei aprire una parentesi per accennare ad una cosa che ho notato da quando mi interesso di arti marziali. Praticamente mi sono accorto che esistono due tipi di arti marziali.
Quelle i cui fondatori hanno scelto di essere più sintetici come il Full Contact, ed il kung fu Wing Chun e quelle invece che comprendono moltissime tecniche come il Ju Jitsu e l' Hapkido.
Bruce Lee stesso sosteneva che non sono necessarie moltissime tecniche, e che ogni persona dovrebbe cercare di sviluppare un po' un suo stile personale specializzandosi in un certo numero di tecniche.
Quale sarà alla fine la scelta migliore, abbondare o essere sintetici?
Pratico il kung fu Wing Chun a casa. E' una scelta che ho fatto perché da diversi anni, mi alleno con i pesi in palestra e non me la sento di frequentare due corsi.
Una persona che desideri avvicinarsi alle arti marziali potrebbe porsi la seguente domanda: che tipo di allenamento con i pesi è adatto per chi pratica un' arte marziale?
Posso spiegare un po' quali sono state le mie scelte in termini di allenamento. Sono scelte personali però, che non valgono per tutti.
Secondo me perché l' allenamento coi pesi torni utili ad un praticante di arti marziali, deve permettergli di sviluppare potenza e velocità.
Io mi alleno con i pesi non come un vero praticante di body building, ma come una persona che pratica il fitness. I pesi che utilizzo sono decisamente più bassi.
Mi alleno tre volte la settimana, e cerco anche di curare l' alimentazione. Se vi allenate a casa potete fare una scelta simile alla mia.
Se proprio non potete permettervi di andare in palestra, acquistate dei manubri da due, tre, cinque chili per fare un po' di allenamento.
Per quanto riguarda invece gli integratori alimentari come le proteine in polvere, li ho provati solo l'anno scorso. Ritengo però che se non volete sviluppare molta massa muscolare potete anche cercare di farne a meno.
Una buona fonte di proteine, sono i bianchi delle uova. Oppure lo yogurt.
Come ho già accennato abito a Catania e pratico il kung fu Wing Chun da diversi anni. Ultimamente sto imparando anche il Karate. Mi alleno da solo, a casa mia.
Quali sono i vantaggi reali per una persona che intende allenarsi da sola. E gli svantaggi, cosa perde non andando in palestra?
Vediamo innanzitutto gli svantaggi:
1. Innanzitutto con un maestro imparerete molto meglio ed in modo più completo l' arte marziale che insegna.
2. Procederete per gradi nell' apprendimento dell' arte marziale, ottenendo, ove previsto, le varie cinture.
3. Potrete praticare con i compagni della palestra.
4. Se siete bravi potreste anche cominciare a partecipare alle gare.
Vediamo invece i vantaggi:
1. Potrete organizzare gli allenamenti in base al tempo che avete a disposizione.
2. Potrete studiare non un solo stile, ma diversi, provando anzi a scegliere solo le tecniche più adatte a voi.
3. Non dovendo sostenere esami, per prendere cinture potrete concentrarvi solo sugli aspetti propri dell' arte da combattimento in sé.
4. Se vi va potete esercitarvi anche solo nei kata, privilegiando la parte legata al movimento e quindi alla ginnastica.
Se non avete una persona fidata per allenarvi, vi sconsiglio di allenarvi con qualcuno se non andate in palestra. Farsi del male non è così difficile, soprattutto quando non si ha una guida. Gli allenamenti non devono essere necessariamente molto lunghi, potete anzi diluirli nel corso della giornata.
Lo Shorinji Kempo è un arte marziale nata in Giappone ad opera del maestro Doshin So. E' un' arte marziale derivata dallo Shaolin-quan, ma è stata ampliata dalle conoscenze del maestro.
Lo Shorinji si basa sull'insegnamento della filosofia orientale Kongo Zen, finalizzata al raggiungimento della saggezza e della pace interiore, e dell'arte marziale in sé esclusivamente per autodifesa, costituita da oltre 800 tecniche a mani nude. La divisione in gradi dello shorinji kempo avviene in primo luogo tra kyukenshi (allievi che non hanno ottenuto la cintura nera I° dan) e dankenshi (alievi che hanno ottenuto la cintura nera I°dan).
Lo Shorinji Kempo ha prevalentemente tecniche a mani nude ma dal 2° dan in poi ci sono poche tecniche con il bo o con il coltello.
E' molto utile nella difesa da strada, poiché i movimenti non sono molto ampi ed è un'arte marziale molto dinamica.
Da un punto di vista tecnico, lo Shorinji Kempo è diviso in due categorie note come Goho e Juho, più una terza detta Seiho.
Goho: le tecniche di Goho sono le tecniche "dure" (o "attive") dello Shorinji Kempo, e consistono in un vasto repertorio di atemi, fondamentalmente pugni, calci e parate. Tali tecniche sono sempre animate da un principio difensivo: lo Shorinji Kempo trova infatti la sua massima espressione solo se inteso in termini di difesa e contrattacco.
Juho: nel vasto repertorio tecnico dello Shorinji Kempo, il Juho rappresenta un gruppo di tecniche "morbide" (o "passive"), che consistono in svincoli, leve e proiezioni. La radice "Ju" significa infatti "morbido, cedevole", ed è comune ad altri stili come Judo e Ju-Jitsu. La corretta applicazione di queste tecniche consiste nello sfruttare la forza dell'avversario a proprio vantaggio, senza dunque opporre resistenza.
Seiho: il Seiho è lo studio di numerosi punti vitali del corpo umano (lo Shorinji Kempo ne riconosce 138), la conoscenza dei quali è utile sia per applicare correttamente le tecniche (conoscere i punti deboli del proprio avversario è certamente un vantaggio), sia per dare una mano a un compagno in caso di lievi infortuni.
Come ho già detto in un altro articolo ho cominciato a studiare il kung fu, allenandomi da solo più di otto anni fa. Oggi studio anche il Karate, in particolare lo stile Shorin ryu di Okinawa.
Quanto tempo è necessario per ottenere progressi? Io ho iniziato a comprendere che qualcosa era cambiato nelle mie capacità dopo circa due anni. Ho iniziato a rendermi conto che non ero più legato, e incapace di concepire una reazione a qualche tipo di attacco, ma avevo interiorizzato le tecniche non molto numerose di Kung fu Wing Chun che avevo appreso.
Premetto, che all' allenamento di Wing Chun ho sempre accostato, il normale allenamento con i pesi che da anni porto avanti in palestra. Ho praticato anche la meditazione Zazen, ma vi sconsiglio di provare a praticarla da soli a casa, perché se non fatta bene, potrebbero insorgere dei problemi.
Col tempo in me sono subentrati dei cambiamenti anche a livello dei miei stati mentali. Ho imparato a vivere le mie giornate più concentrato sulle mansioni che svolgevo, e a partire da un certo momento ho cominciato anche a fare molti sogni lucidi.
Non so se è accaduto anche ad altri, ma io attraverso l' allenamento sportivo ho sperimentato un vero e proprio cambiamento di consapevolezza.
Per quanto riguarda la difesa personale, non ritengo di poter contrastare un uomo armato di pistola, oppure uno armato di coltello. Non ho certo le capacità di un grande maestro. La cosa però non mi preoccupa.
Nella mia città negli ultimi dieci anni, ho assistito casualmente di sera, a molte più risse rispetto che al passato. E scoppiavano sempre non fra delinquenti, ma fra ubriaconi e balordi.
Ciò che potrebbe effettivamente capitare nelle grandi città, è proprio questo. Non necessariamente nel corso della vita si deve subire un' aggressione in grande stile con coltello o con pistola. Però potrebbe capitare di venire aggrediti da qualche psicopatico, oppure da qualche ubriacone.
In questo caso anche delle capacità di difesa personale più limitate rispetto a quelle degli esperti potrebbero ritornare utili.
E' fuor di dubbio che molte persone che oggi praticano arti marziali, hanno cominciato perché in età più o meno giovanile sono rimaste affascinate dal cinema di arti marziali. Infatti i film di arti marziali hanno da sempre un fascino molto particolare.
A contribuire alla diffusione del kung fu nel mondo, come tutti sanno è stato Bruce Lee. Dopo il successo dei suoi film e della sua attività di insegnamento e diffusione, molti altri maestri lo hanno insegnato in occidente.
L' eredità di Bruce Lee è stata poi raccolta da altre stelle del cinema di arti marziali. Basti pensare al successo dei film di Jackie Chan. Film che fra l' altro sono anche molto divertenti. E non bisogna dimenticare nemmeno Jet Lee che è sicuramente un ottimo maestro.
C' è un film ormai un po' datato con Jet Lee, Grosso Guaio a Chinatown, che è forse il film che ho visto più volte – sei o sette – perché oltre ad essere avvincente è anche spassoso.
Se passiamo al Karate non si può non ricordare Chuck Norris, che è stato anche campione americano. Oltre alla serie televisiva Walker Texas Ranger, non bisogna dimenticare i film sulla guerra del Vietnam.
Altro attore gettonatissimo è Jean Claude Van Damme, che sicuramente con i suoi film, ha invogliato moltissime persone a cominciare a praticare il Full Contact.
Grande attore di film di azione ed esperto di aikido è Steven Seagal. Prima di vedere i suoi film non avevo mai sentito parlare di quest'arte marziale, che fra l' altro è una delle più spettacolari.
In quasi tutte le arti marziali, è previsto lo studio dei kata, si tratta di forme predefinite in cui si imparano tramite la continua ripetizione, le tecniche principali.
Un ' arte marziale in cui i kata sono importantissimi è il Karate. In quest' arte marziale a seconda dello stile, sono più o meno numerosi. Ho un libro sul Karate di okinawa tanto per fare un esempio in cui ci sono ben 18 kata.
Nel Kung fu esistono tre forme predefinite. Quindi rispetto al Karate è decisamente più sintetico. In sport da combattimento come il full contact, invece, mi sembra che i kata siano del tutto assenti.
Tramite lo studio e la pratica continua dei kata un praticante di arti marziali dovrebbe giungere pian piano ad una sempre miglior padronanza dello stile e delle tecniche.
Sull' importanza dei kata le opinioni sono però differenti. Un numero più limitato di praticanti di arti marziali non li ritiene così importanti. La ragione che viene data è che in realtà i kata non servono per sviluppare quell' abilità che servirebbe in caso di combattimento reale.
Io sono dell' opinione che siano abbastanza importanti. Soprattutto per chi si allena da solo. Sicuramente se confronto arti marziali come il Kung fu ed il Karate con il Full contact, l' impressione netta che ho è che i praticanti di Full contact siano molto più pericolosi.
Nel Full contact viene messa un' attenzione particolare allo sviluppo della forma fisica e della potenza muscolare dell' atleta.
Mi alleno da solo da diversi anni, è una scelta che ho fatto per diverse ragioni. Abito a Catania, una città abbastanza grande, in cui di certo non mancano le palestre di arti marziali.
Molto spesso mi alleno di mattina. Per molte persone allenarsi da sole è difficile, perché non riescono a trovare giornalmente la volontà di eseguire un programma di esercizi, anche piccolo.
Forse è stato l' interesse per le arti marziali, unito alla scoperta che allenarmi da solo mi piaceva e mi faceva stare bene, che mi ha spinto a continuare.
D' altra parte vado in palestra da diversi anni – pratico il fitness – quindi so anche cosa vuol dire allenarsi in una struttura qualificata.
A chi intenda provare ad allenarsi da solo, mi riferisco al Karate o al Kung fu, posso dare qualche consiglio. Innanzitutto l' allenamento non deve essere fatto necessariamente nel modo tradizionale.
Voglio dire che potete anche spezzare il tempo in unità di dieci minuti, un quarto d' ora, e distribuirle nel corso della giornata.
Vi consiglio anche di fare un po' di cyclette – se ne avete una – o di corsa. Acquistate pure dei pesi da uno, due chili, per fare qualche semplice esercizio e rafforzare un po' la muscolatura.
Non è necessario che acquistiate all' inizio molti manuali, ne bastano uno, due. Praticate bene tutte le tecniche, poi dopo uno o due anni, se le avrete imparate a dovere potrete anche acquistare altri libri.
Ecco una serie di consigli dati dal maestro Shosin Nagamine, a chi pratica il Karate, utili anche per chi si allena da solo.
1. Sviluppa il karate-do sulla base della sua storia e tradizione.
2. Studia e pratica i kata in modo corretto e diligente. (Per concentrare tutta la forza possibile in ogni movimento del kata, è necessaria una ripetizione costante. Il corpo deve essere bene allenato in tutta la sua interezza, e questo richiede molti anni. Anche dopo molti anni, la pratica dei kata non è ancora terminata, perché c' è sempre qualcosa di nuovo da imparare riguardo all' esecuzione di un movimento).
3. Studia e pratica il kumite (prestabilito e libero), essenzialmente non per prepararti ad un torneo, ma per acquistare il ma-ai, per sviluppare la capacità marziale di leggere i movimenti dell' avversario, e per sviluppare il kiai e la forza fisica, che non possono essere pienamente ottenuti dalla sola pratica dei kata.
4. Utilizza sempre metodi di allenamento fisico come il salto della corda, gli esercizi con la sbarra, i manubri, il chishi (un antico modello di manubrio), il sashi (impugnature fatte di ferro), ecc..., per sviluppare i muscoli e la potenza fisica
5. Impara l' uso del makiwara da ogni possibile angolo d' attacco, in modo da sviluppare l' atemi, la potenza distruttiva concentrata. Questa viene manifestata in dimostrazioni come la rottura di tavole di legno, tegole o mattoni con le mani o con i piedi.
6. Includi lo Zazen (l' addestamento Zen in posizione seduta) nella pratica del Karate per un ulteriore allenamento mentale e per comprendere come un tutt'uno l' essenza del karate-do e dello Zen.
(Fonte: Shoshin Nagamine, L' essenza del karate-do di Okinawa, Edizioni Mediterranee)
Se vi interessante di arti marziali, allora forse anche voi vi sarete accorti, che anche su Internet esistono molte discussione in cui si cerca di stabilire se sia meglio il Karate o il Kung fu.
Sembra che il Karate sia l' evoluzione di uno stile esterno di Kung fu, la famosa boxe del tempio Shaolin. Sul tempio Shaolin e sulla sua storia esistono molti libri. Lo stesso stile di kung fu viene oggi insegnato in tutto il mondo.
Io abito a Catania, anche qui ci sono diversi maestri di kung fu, anche molto qualificati. Mi sembra che ci siano anche delle scuole di kung fu Shaolin.
Dire se sia più efficace il Karate o il Kung fu è difficile. Io ho potuto confrontare in diversi libri i kata di entrambe le discipline (nel kung fu si chiamano però forme) e mi sono reso conto che quelli del Karate sembrano molto più scientifici.
Per il resto non saprei dire. Probabilmente dipende dalla capacità degli atleti che si confrontano. Le somiglianze fra le due arti marziali sono comunque notevoli.
A favorire la diffusione del Kung fu nel mondo è stato Bruce Lee, un grandissimo maestro, che era anche un magnifico atleta. Bruce Lee stesso però ha modificato il suo stile – anzi ne ha inventato uno di sana pianta – e lo ha chiamato Jeet Kune Do.
Cosa ha cambiato Bruce Lee nel kung fu. Diciamo che in un certo senso lo ha occidentalizzato e reso più scientifico. La prima domanda che si è posto e stata? Come si può rendere un' arte marziale efficace per il combattimento, soprattutto per quello di strada in cui spesso si rischia la vita?
Dalla sua esperienza e da queste riflessioni è nato alla fine il suo personale stile di Kung fu.
La maggior parte delle arti marziali sono considerate anche efficaci metodi di difesa personale. Basti pensare al Karate, che uno volta era ritenuto un metodo di difesa personale, in grado di trasformare persone normali in combattenti invincibili. Oggi questo è solo un mito.
Oltre al Karate, sono ottimi per imparare a difendersi anche il kung fu ed il full contact. Il Karate è un po' la base, se ci fermiamo a considerare che le sue tecniche sono state assimilate da altre arti marziali, prima fra tutte il Full Contact. I calci del Full Contact sono proprio quelli del Karate, i pugni invece sono quelli della boxe.
Chi ama i film di Steven Seagal, sa che esiste anche l' aikido, arte marziale giapponese di cui l' attore è un esperto, che viene utilizzata anche come sistema di difesa. Fra le arti marziali è di certo una delle più spettacolari.
Esistono però delle arti marziali, nate in un' ottica legata un po' meno al concetto di disciplina marziale in sé, o di arte adatta per il combattimento sportivo. Sistemi nati proprio per permettere alle persone di imparare a difendersi in caso di aggressione.
Le principali sono secondo me: il ju jitsu moderno (quello antico è più un arte marziale classica), il Jeet Kune Do, il Krav Maga, e lo street fighting.
Il Jeet Kune Do è il sistema di autodifesa inventato da Bruce Lee. Il testo fondamentale di quest' arte marziale è facilmente reperibile in libreria.
Il Krav Maga è il sistema di difesa dell' esercito israeliano. Un film con Jennifer Lopez ha contribuito a fare conoscere questo originale metodo di difesa personale nel resto del mondo.
Il Ju jitsu moderno, diviso in varie scuole, viene spesso utilizzato dai membri della polizia.
Le arti marziali sono ormai conosciute in tutto il mondo. I praticanti sono moltissimi e le persone che ne sono attratte ancora di più.
Rispetto al passato anche l' offerta delle palestre è molto più ampia. Basti pensare ad arti marziali come l ' Hapkido di cui in passato non si sentiva assolutamente parlare. L' Hapkido è un arte marziale che ricorda per certi versi l' aikido. Basta guardare qualche filmato, in cui si vedono esperti, che proiettano al tappeto i loro avversari con una maestria sbalorditiva.
A loro volta molte arti marziali sono divise in stili diversi. Un esempio è il Karate, che ha avuto origine nell' isola di Okinawa, dove esiste ancora tramandato da maestro in maestro, lo stile originario. Lo stile che è stato però sdoganato in tutto il mondo è lo Shotokan, uno stile che è sicuramente il più rappresentativo del Karate giapponese.
Altro di stile molto valido e famoso, sempre di origine giapponese è il Wado Ryu. Passando al resto dell' Asia, è giusto ricordare il Karate coreano. In Corea il Karate ha avuto la sua storia e si è sviluppato dal dopoguerra ad oggi in una forma molto evoluta ed efficace.
Una situazione ancora più complicate è quella del kung fu. Di questa arte marziale esistono molti stili e non si può certo dire che possiedono tutti la stessa efficacia. Anche J.Yimm Lee, che è stato assistente di Bruce Lee, prima di studiare con il maestro, che gli insegnò innanzitutto lo stile Wing Chun – lo stesso che pratico io – aveva studiato uno stile chiamato sil lum, che non lo aveva minimamente convinto per quello che riguarda l' efficacia in combattimento.
E possibile imparare il kung fu allenandosi a casa? Sicuramente non potrete mai diventare ninja o grandi campioni, né potrete imparare tecniche particolarmente complesse.
Come ho spiegato in un precedente articolo ho iniziato circa otto anni fa allenandomi a casa. Da quasi quindici anni pratico il body building natural, e non avevo il tempo di seguire un corso di arti marziali. Inoltre avevo paura di procurarmi qualche piccolo trauma.
Io abito a Catania, una città in cui i bravi maestri di arti marziali non mancano. Ci sono stati anche diversi campioni. Nonostante tutto però, ho scelto di allenarmi a casa.
Devo dire che i risultati non sono stati legati solo al semplice allenamento fisico. Oltre alle tecniche di Kung fu, avevo imparato anche a meditare, perché speravo di trovare un maggior equilibrio psico-fisico.
Oggi a distanza di tanti anni ho capito che le arti marziali, oltre che come sport e ginnastica, e come sistema per trovare un maggior equilibrio, sono anche un ottima via di sviluppo individuale. Mi riferisco alla ricerca del sé.
Da un po' di tempo ormai mi alleno anche al mattino. Cerco di esercitarmi almeno mezz'ora al giorno. Oggi pratico anche il T'ai chi e sto imparando il karate e degli elementi di Hapkido.
Non escludo però di approfondire ulteriormente la pratica del Kung fu Wing Chun, nel caso dovessi riuscire a trovare qualche libro valido che lo tratta in modo più ampio rispetto a quello che già ho.
Circa otto anni fa, mentre mi trovavo in libreria, ho dato un' occhiata ad uno scaffale dove erano esposti dei libri di arti marziali. Ne sfogliai alcuni senza ritenerli particolarmente interessanti.
Poi il mio sguardo si posò su un libro chiuso nella plastica, che non si poteva sfogliare. Sulla copertina la foto di Bruce Lee in una delle sue posizioni da combattimento. La copertina era nera, il titolo del libro Kung fu Wing Chun.
L' autore del testo era J. YIMM LEE. Qualcosa mi spinse ad acquistarlo. Oggi ho parecchi testi di arti marziali, ma quel libro rimane il mio preferito.
Dall' anno in cui l'ho acquistato non ho mai smesso di praticare lo stile WingChun, con il sistema che viene insegnato in quel libro.
Ho acquistato altri libri, studiato altri metodi, ma il Wing Chun ha un sapore tutto particolare, con i suoi movimenti compatti ed i suoi colpi e parate simultanei.
Inoltre non è particolarmente coreografico, ed anche se non mi sono mai ritrovato coinvolto in una rissa sono certo che in caso di uno scontro, le tecniche che ripeto durante i miei allenamenti mi tornerebbero veramente utili.
Studiare con un maestro può sicuramente servire ad apprendere lo stile in modo completo. Certe tecniche come il Chi Sao, richiedono sicuramente la guida di un maestro.
Altro particolare interessante del Wing Chun è che ci si allena con quello che viene definito l' uomo di legno. Descriverlo a parole è difficile, lo potete però vedere in una parte del video incorporato nell' articolo che precede questo.
Fu una donna secondo la leggenda a fondare, ben quattrocento anni fa lo stile di Kung fu Wing Chun, che letteralmente significa bella primavera.
La donna si chiamava Yim Wing Chun, e lo apprese da una suora buddista. Anche se Yim Wing Chun lo aveva imparato da un' altra persona è comunque considerata la fondatrice del sistema.
Il Wing Chun è uno stile che strutturalmente sfrutta la forza dell' avversario, invece di contrastarla. Per questa ragione è ideale per le donne.
E' uno stile efficace ed aggressivo in cui gli attacchi e le difese sono molto compatti. La maggiore autorità nella moderna arte del Wing Chun è stato il maetro Yip Man.